Alcune informazioni sull'abito da sposa (da
Wikipedia, l'enciclopedia libera)
L'abito nuziale è l'abbigliamento che una donna indossa nel giorno del
proprio matrimonio. Viene anche chiamato abito da sposa. Benché alcune
culture prevedano un abbigliamento specifico anche per l'uomo, con il
termine si fa riferimento principalmente all'abbigliamento femminile.
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L'abito da sposa nelle culture occidentali
Una sposa degli anni trenta.I matrimoni effettuati durante e
immediatamente dopo il medioevo, soprattutto fra le classi sociali più
abbienti, rappresentavano molto più che la semplice unione fra due
persone. Si trattava di legami di interesse di carattere politico o
economico, pertanto la sposa non rappresentava soltanto se stessa, ma
l'intera famiglia, e per tale ragione doveva apparire nella migliore
luce possibile. Erano quindi scelti vestiti dai colori accesi e dai
materiali pregiati. Non era raro che una sposa indossasse abiti di
velluto o setae spesso persino pellicce. Nelle classi sociali meno
facoltose, le spose tentavano al massimo delle proprie possibilità di
"copiare" l'abbigliamento delle spose delle famiglie ricche. Nel corso
dei secoli, è rimasta la tendenza a vestire la sposa, al meglio che la
condizione economica famigliare potesse permettere. Attualmente esistono
abiti nuziali che coprono un'ampia gamma di prezzi e boutique
specializzate nella vendita di soli abiti per spose.
Benché a metà del diciannovesimo secolo si sia diffusa l'abitudine ad
indossare abiti lunghi ed ampi, simili a quelli in voga dell'epoca
vittoriana, in realtà lo stile dell'abito da sposa è generalmente molto
legato alla moda del periodo. Per esempio negli anni venti le spose
vestivano abiti corti davanti, con un lungo strascico, spesso abbinato
ad un cappello cloche. Per tradizione l'abito da sposa è di colore
bianco, benché sia possibile spaziare in un raggio di colori che
includono anche tonalità come l'avorio, il crema, l'ecru ecc. Una delle
prime donne a vestire di bianco fu Maria I di Scozia, quando sposò
Francesco II di Francia. Nel suo caso però non si trattò di una
tradizione, ma di una precisa scelta della regina.
L'abito bianco divenne una opzione molto popolare fra le spose intorno
al 1840, dopo il matrimonio della regina Vittoria con Alberto di
Sassonia-Coburgo-Gotha. La regina indossò un abito bianco per l'evento,
adornato da alcuni merletti. La foto ufficiale del matrimonio ebbe
un'ampia diffusione, e l'abito della regina fu adottato da moltissime
spose[3]. La tradizione dell'abito bianco è stata tramandata sino ad
oggi, anche se va precisato che prima del matrimonio della regina
Vittoria, era possibile scegliere per il matrimonio qualunque colore, ad
eccezione del nero (colore dei funerali) e del rosso (associato alle
prostitute). L'errore che si fa oggi è di considerare il colore bordeaux
(molto diffuso) come simbolo di peccato. L'unica eccezione era
rappresentata dalle spose finlandesi del diciannovesimo secolo, che
indossavano abiti scuri o neri.[4] In seguito, si è diffusa la
convinzione che la scelta del colore bianco rappresentasse la verginità,
benché al colore blu era associata la purezza. Attualmente l'abito
bianco è inteso semplicemente come la scelta più tradizionale per il
matrimonio, e non necessariamente come simbolo di purezza.
L'abito da sposa nelle culture orientali
Per tradizione, molti abiti nuziali in Cina sono di colore rosso, colore
che è auspicio di buona fortuna. Tuttavia, negli ultimi anni, le spose
hanno optato per la scelta dell'abito bianco, seguendo la moda
tipicamente occidentale, o hanno adottato il modello di abito
occidentale, però di colore rosso, o a volte dorato. L'abito rosso è
anche una delle principali scelte delle spose vietnamite, nella forma
tradizionale del Ao Dai. In Giappone, le spose indossano tre o più abiti
distinti nel corso delle celebrazioni del matrimonio, cominciando dal
tradizionale kimono bianco. Anche in questo caso però le influenze
occidentali hanno portato molte donne giapponesi a sposarsi con l'abito
bianco. Le spose indonesiane indossano il tradizionale kebaya, una sorta
di blusa, ed il batik. Nelle Filippine invece l'abito nuziale
tradizionale è il Barong Tagalog, indossato sia dagli uomini che dalle
donne.
Nelle zone settentrionali dell'India, i colori tradizionali dell'abito
nuziale sono il rosso, colore di buon auspicio ed il verde, simbolo di
fertilità. Nelle zone meridionali invece l'abito nuziale è per
tradizione il sari bianco. Di solito le spose indiane, così come quelle
pakistane nascondono il proprio viso con un velo, anche se in alcune
zone più liberali è sufficiente coprire la testa.
L'abito da sposa nella cultura dei nativi americani
I nativi americani hanno varie tradizione legate al matrimonio ed
all'abito nuziale. Le spose hopi indossano un abito cucito dallo sposo,
e de tutti gli abitanti del villaggio che vogliono partecipare. L'abito
consiste in una larga cintura, un vestito bianco con strisce rose in
cima ed in fondo all'abito, pantaloni bianchi, un nastro per i capelli,
ed un mantello in cui avvolgere il vestito. Le spose pueblo indossano un
abito di cotone legato dietro la spalla destra, ed una cintura intorno
alla vita. Secondo le tradizioni di Delaware la sposa indossa una gonna
di pelle di cervo, una fascia intorno alla fronte ed il viso colorato
con creta bianca, gialla e rossa. Le tribù della California
settentrionale (Klamath, Modok e Yurok) utilizzano abiti nuziali
realizzati con colori simbolici: bianco per l'est, blu per il sud,
giallo (o arancio) per l'ovest e nero per il nord. I gioielli sono
considerati parte integrante dell'abito nuziale, in quanto rappresentano
una difese contro il male e la sfortuna |