È un'invenzione relativamente recente - risale alla
fine del secolo scorso - e tipicamente anglosassone.
In Italia si è affermata a partire dagli anni Cinquanta, fino a
diventare una presenza irrinunciabile ed ovviamente gradevole. Determina
la fine dei festeggiamenti ed è un momento assolutamente scenografico.
La tradizione vuole che siano gli sposi, insieme, a procedere al taglio,
mentre sarà la sposa a porgere la prima fetta al neo-marito, poi alla
suocera, alla mamma, al suocero, al padre e ai testimoni. I camerieri
serviranno via via gli invitati.La scelta della torta nuziale non ha
regole particolari.Puo essere disposta su uno o più piani.La torta ad un
solo piano, pur essendo dal punto di vista scenografico meno
appariscente, risulta essere, negli ultimi tempi, la soluzione più
apprezzata.Resta comunque molto frequente l'utilizzo della soluzione a
più piani, con in cima una statuina degli sposi o di quella a più
cilindri sovrapposti, dal più grande al più piccolo ( un'usanza
anglosassone ).
La cosa più importante e più richiesta dagli invitati è che essa sia non
solo bella ma anche e soprattutto buona, fresca e leggera. È dunque
importante affidarsi a un pasticciere di fiducia notoriamente bravo.
Dopo il taglio, si possono servire altri dolci, come pasticcini,
biscotti, mousse al cioccolato, meringhe, crostatine, gelati, macedonie
e frutta di stagione ma è di sicuro buona regola lo spumante. |